sarebbe bello viverli in colori sfumati
st(r)ingendo la paura di perderli improvvisi
.
soave profumo di nutrimento
dolce tepore di corpo materno
avvolge la stanza ovattata
or-me ridenti passeggiano
mi lasciavi con un bacio
a sera raccontavi giochi di altri bambini
.
riavvolgo il gomitolo di lana comprato al mercato
scucio il bottone dal vestito di bambina
l’ago e il filo li conservo ancora
nella scatola dei biscotti
dolci stelle di pane
lievitate sotto coperta
a scottare le mani
.
da una nuvola silente
dipinta a parete
stilla il suono di pioggia notturna
mi infilo nel solito sogno
-la ricreazione, il cane Lola, il prato-
che ancora mi spunta in testa