Duy Huynh– cumulus curiosity
Un salto, un passo, un ritorno..una promessa non è un debito, ma un dolce ripensare alla voce che dentro sussurra e urla, sorride e piange all’unisono. Ci sono, ci siamo tra prosa e poesia quasi una passeggiata per sentieri dell’Io a volte non troppo nascosto, a volte troppo non visto, troppo spesso dimenticato..ed ecco che, iniziando da un mese per me speciale, quale è ottobre, scorro parole e temi che subito faccio miei senza troppa fatica, che immediatamente riconosco e conosco nuovamente e subito ‘abito’anche come vestito. E allora mi avvicino…
‘Ho un temporale nella bocca’
parole\gocce ristoratrici traditrici
a volte necessità\bisogni
come sanno esserlo gli stessi sogni
quelli veri mischiati ai pensieri,
quelli in cui speri..
Spazio ed aria per quella natura che sostituisce la parola scritta al silenzio della bocca, alla stretta delle labbra specchio di quella del cuore, allo sguardo lontano che per primo scorge forse quello che mai verrà visto dagli altri.. Mi innesto così sull’albero-ferni dalla radice buona, anticipando la primavera e volo verso un maggio speranzoso di fiori chiedendomi con lei ‘Quanto ancora’ di tempo occorrerà semplicemente per essere felici, per trovare la fonte, l’origine, l’alfa, il Sole…
[…] ‘e densamente dalle profondità del solco imparare’
l’attesa che diventa gioia
la conoscenza che apre vie
la notte che contempla le stelle
ed il giorno che abbraccia la luce..
Un domandarsi continuo scorre nei versi di Fernanda e sulla mia pelle, come sulla terra di questo oggi che ha smarrito l’attimo dello sbocciare di un fiore e soltanto nella sera della stanchezza ultima prova ancora a cercare in un caldissimo luglio ‘indizi’ di quanto ha perso..
[…] ‘travasa in ciascuno una striscia di cielo’
il Sole maestro d’elementari
insegna ad eterni fanciulli
la strada..
E con l’azzurro, il colore della mia visione del domani, chiudo il mio meraviglioso viaggio tra i cieli di Fernirosso con l’astro a me più caro, più sentito e più cercato e a volte meno visto..
Inverosimile, può sembrare, ma a volte proprio ciò che ci appare più chiaro e più vicino è quanto meno conosciamo..
Grazie ad Elina per essere stata il ‘ponte’ tra me e questa splendida realtà.
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http://fernirosso.wordpress.com/?s=ho+un+temporale+nella+bocca
http://fernirosso.wordpress.com/2010/05/31/quanto-ancora/
http://fernirosso.wordpress.com/2010/07/31/indizi/
è sempre una gioia condividere con te la mia scrittura!! hai la meravigliosa capacità di farmi ‘vedere’ sempre ‘oltre’!! un abbraccio immenso
grazie Fernanda per ogni verso che mi hai donato..emozioni a fior di pelle!
me ne sto zitta,in ascolto.f
l’entusiasmo di Angela è contagioso
pensavi che la tua nota sarebbe rimasta in un cassetto, meglio persa in una cartellina del Pc?
sono lieta che questa gioia abbia trovato qui spazio
..grandi ali ed un cavallo per volare verso il Sole -magari quello della amata Poesia, del verso che si fa pelle- in cieli dalle nuvole avvolgenti, sulle dune di questo presente da vivere e di un domani da inventare..meravigliosa l’immagine che ‘apre’ questo sentire, questo passare, leggere, che subito ho avvertito molto ‘miei’ non solo nei versi che ho catturato come farfalle coloratissime..una bella esperienza, meravigliose Voci, grandi Persone, voi..
grazie!!
sei un tesoro Elina! grazieeee!!!
ciao Mary e grazie della condivisione
un caro saluto
grazie Angela per esserti fermata a “raccogliere” le parole
poichè esse vanno prima accolte, infine raccolte
perfino abitate come abiti di appartenenza
ho notato questa tua sottolineatura infatti che aggiungi alle “stanze di parola”
lieta di aver favorito l’incontro
ti abbraccio
Ti leggo, ti sento dentro. Sei bravissima Angela, e già ho condiviso. Non potevo non farlo. MS