La mano dell’infinito riluce della sua meraviglia

Duy Huynh

Sorge da acqua di porpora

attaccata al palmo afona di un nome

esplora con gli occhi il pavimento fluttuante

del giorno e della notte i vasti corridoi

vorrebbe addomesticare lime del pensiero

forgiarlo a sua immagine senza indugio

imparare l’alfabeto dei giorni a venire

 

e già la sera avanza prepotente, sfila

la solitudine di quell’ora incollata alle ciglia.

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Indicativo è il presente (eppure manca qualcosa)

Alaya Gadeh

Cambio l’acqua ai fiori rossi

ogni spina ha un costo

misura il dolore ricomposto

mescolo il caffè della mattina presto

quando mi sveglio e ascolto le voci

parlano in greco indicativo presente

 

“il viola dell’abito fa capriole

ad occhi chiusi arpeggia”

 

sono appese all’attesa ombre

corrono nella polvere di luna

affatto timide, estroverse, in sovrapposizione

intonano un passaggio

di nomi letti dalla rubrica del telefono

 

a comporre resti d’amore.

respiro il tempo della barca

Nicholas e Sheila Pye

lo stomaco -come pentola- borbotta una domanda

dovrei rottamarla o abbandonarla

nello scantinato tra bambole con abiti e pizzi

un fiammifero ad accendere le sere

vento di tramontana e sbattere di vetri

neppure un fiore finto a dire le verità

perfino oggi dietro la tenda del giorno

in solitudine un ombrello raccoglie petali

nello spazio tra matite, polvere di grafite

e foglie morte a mancare.

nel rampicare di fiore

Nicholas e Sheila Pye

perpetuo la prima cometa e sciolti i capelli

compongo un canto muliebre

definisco il limite toccando il bianco

 

una parete ostile intatta tace

 

dove è la voce che dona il bacio

dove la stanza dell’amore

 

già danza il rosso del tramonto

volge la lenta spoliazione dell’interpello

 

piume, pensieri come pale al vento

eolico il mio profilo

volge al fiume

Ha voce d’inchiostro (bozza)

Kelly Louise Judd

che slitta sul foglio di ghiaccio

il pianto di bocca immuta

spezzetta l’urlo di ieri, lo addomestica

all’albero custode di ore

dal giorno sfilate di mano

al fianco del bosco un nastro

ingrato vezzeggia uno slancio

di altalena risale la quinta del vento

tra rami a incidere la foglia.

POESIA FATTA A MANO

Martedì 15 feb 2011 – h. 19.00 presso la libreria Secopstore di Corato sarà inaugurata la mostra dal titolo “Poesia fatta a mano”.

Sarò lieta di visitarla per incontrare, nella mia Puglia, la voce e l’inchiostro di amici e poeti

info: Secopstore – CORATO (BA) via Monte Vodice, 6 – tel. 080 8727960 – e-mail: store@secopedizioni.it