Joanna Rzeznikowska

Ho parole asciutte tra le dita che hanno rigirato rosari

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Sylvia Pallaracci – “Mi salvò l’ala sonora”

Kamil Voynar

Ansioso sale

Ansioso sale

m’impastavo a te

con un ‘acqua che non era infinita

ma  delle infinite alture

di un cielo fradicio d’amore

come falce di luna

in un residuo di alba

hai mietuto  la tua messe

[sempre(troppo)verde]

per il tuo inverno perenne

ora c’è neve sui  miei campi

e rivoli interrotti

da un dolore a capofitto

tutto il mio sangue scisso

per  vedermi  su un piede

solo saltellare sulle impronte dei primordi

e per corrompermi  la volontà

di arrivarti

a comprendere

*

Strade perdute

Hai l’aria di chi resta,il passo di chi va.

ti vengo sempre

incontro su altri sentieri

che mi ramifichi magnifici

d’abbandono

pigmenti d’ebano tenace

le inflessioni della tua voce

mi attorcigliano e mi infondono

un instabile sollievo

mentre il tempo scorre

in un verso solo e scricchiola

ad ogni luccichio argentato

tra i denti.

Inverno

La sento prorompermi dalla gola

quella nota di te dispersa

tra le siepi

che s’imbrunivano nel nostro tenero

sole a smemorare l’inverno

Il silenzio

vivo di uno spicchio gelato

sollevato alla mia bocca,

cola nebbia sui candelotti accesi

a incensare il respiro

che hai esibito.

Bianco freddo trema

al refolo allucinato di un brivido

che ventricola

sull’uscio che hai lasciato

aperto.

un filo di rosso (sul viaggio)

Anke Merzbach

sono le cose a raggiungere la meta o metà del cielo, noi le spingiamo in alto, le afferriamo, le fermiamo al muro con uno spillo oppure un chiodo di esile ingenuità

le loro ombre lasciano in vita il corpo e noi crediamo di averle

Il giallo sole lunare ha asciugato la rugiada

Hiroshi Nonami

Sono una donna che gioca con i baci di dama, torno da un passato presente che si fa dimora

dopo anni di pioggia a ventate abito un mutevole silenzio di rare intenzioni

alimento l’attesa di vedere ancora o solo scorgere il passo della volpe amica

amo credere in chi mi diede la via, un nome, una valigia ricolma di invisibili cose

infine il viaggio che continua e muove perfino questa penna, distolte le necessità, i richiami, i voli….

Ulteriora Mirari

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