Josephine Sacabo

mentre dondola d’arancio il confine
dentro le mura
rifugia lo strappo del giorno.
.
è olio il mandorlo
sulla scogliera dei seni
alle cattive
vocalizzo dell’abbaglio.
.
da finestre di nylon epistilio denuda
paesaggio ferito
e i capelli marini
come su una giostra
sono volute in una mano
di ruggine
sconsacrata ombra del sipario.
.
(overdose di dafne)
*
(diciassette petali)
quinta.
.
il morso del delirio
allunga amaranto i capelli
dove l’orlo del mattino
infilza smagliatura dell’istinto.
.
stesa sulla forma dell’acqua
lampara
è vorace viale allentato
dentro il filo delle gambe
.
come l’odore
sniffato nel sussurro del geranio
.
(diciassette petali)
.
– dall’altra parte il tramonto –
*
(geenna)
nel (geenna) in piena
intingermi
carme tuo amante.
.
generata nudità
matura il bacio nel ciliegio
schermata pietra di l’una.
.
verso origina
supplica del goduto vizio
e naufrago
in te
.
– umido seme d’orione –
.
al paesaggio
perduto
bevo del pianto
l’infinito.
.
Daìta Martinez è nata a Palermo e vi risiede.
Segnalata e premiata in diversi concorsi ha pubblicato in antologica con LietoColle, Mondadori, Akkuaria
è autrice dei testi in video tour Kalavria 2009
(dietro l’una) è la sua opera prima, edita LietoColle, 2011.