sono sopravvissuta giocando con un ramo tenero
tanto da indebolire il capo reclinato
a incrociare il mio sguardo allargato
attese del ritorno nel sognarti voce
e pane da sfamare tutto il mare
profondo il coraggio la mia aggiunta
alla vena che corre nel volto
e dono di quella prima fotografia
senza ritocco.