(immagine di pablo auladell)
E disse la nuvola:
– non esiste distanza
che tu non possa toccare
non vi è parola
che tu non riesca a dire
sei bocca di verità
donami un tuo sorriso –
immersa nel tappetino dei giochi
la bimba sbriciolava sorrisi
i piedini puntellavano un prato di stelle
e fuochi di farfalle tessevano la luce di azzurro.
Nella mano sua madre teneva ogni piccola meraviglia
Davvero una “meraviglia”. Una meraviglia di dipinto, tratteggiato con i colori della dolcezza, dell’ amore…in una scena che è presente e già ricordo.
incanto.
E passarono i giorni, i mesi, gli anni e la bambina si era dissolta tra le volute di una nuvola di fumo.Si era fatta grande, una donna e tutto in lei rispecchiava la madre, quella di cui teneva, mano nella mano, l’ultima meraviglia.Un frammento di specchio, grande come un palmo in cui, nitida toccava la sostanza di se stessa.
bacio.f
Ci sono meraviglie che non possono essere raccontate ma altre che meravigliano per la dolcezza con cui si raccontano.
Federica
Semplicemente bella! Mariangela