
foto di Romina Dughero
*
il vento libera
silenziose mani
d’in-chiostri
lontane voci di donne
nate per generare l’infinito
.
il vento appassiona
le mie mani di terra e fuoco
è fiato
che alimenta i giorni qualunque
ricoprendoli di novità…
(a. g)
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il tempo di un canto tra terre e sogni bambini
sponde d’alberi e invadono la strada
fili d’edera tagliano in due il prato
a scena aperta ci disponiamo al viaggio (e.m.)
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foto di Daniele Giantomaso

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è sabbia che scivola dalle mani
il viaggio, come i giorni
spostati da questo reale
dalla tormenta inattesa
o dall’anelito dispettoso,
bambino che sorride
ad un domani
che ancora non conosce (a.g.)
.
il tuo
vento è grano bruciato dalla neve
il mio
un anello stretto alla gola
serraglio di buio
segnato con il palmo aperto
e pesa questa ansia quasi inutile
mutarla vorrei in vela verso il mare
silenzio divento
stella d’onda cavalcata (e.m.)
.
“Il fiore giallo” fotografia di Romina Dughero

*
leggere le dita di una madre
quando sei bambino conti le ore
guardandole muovere e cadere
sulla tavola tamburellare
un pensiero una preghiera
scrivono il giorno
domani lo avvolgono nello scialle
profuma di vento e coscienza
tenuta a mente stretta
accanto alle prime parole
spezzato canto d’amore
senza spaziature. (e.m.)
.
dedicata ad Angela e alla sua bimba Josephine

sai, quando il vento sussurra
è un ricamo sulla tela dei giorni
come sanno le dita di una madre
scandire i grani
tra il risveglio e l’amen
è vento la madre per il domani del figlio
alba pastello nascosta nel buio
passi accanto nella vita che sfugge
e mano e bacio sulla tempia
per sentirne ancora il calore
lei è la parola che aspetti
fino all’ultimo giorno
per riaffidarla a quel vento
che te l’ha regalata. (a.g.)
.
immagine di Maggie Hasbrouck

e contengo l’aranciato sciogliersi
l’inverno che passa fra le dita come sabbia
ti sconfino perfetto nella memoria che
ticchetta
e ti cerco, ora, negli angoli al sole
fra le misure della voce e il silenzio più stretto
_ripiegata sotto i gomiti, la gonna
e fra le labbra una parola
che si schianta come una caramella
sulla lingua (Morfea)
*
“Metamorfosi” fotografia di Romina Dughero

questo fluire di sangue nel deserto
su frammenti di terra e cielo
questo fiume di nostalgia
celata nel corso del tempo
voce ancestrale su argilla
del divenire
tu non avere paura delle parole
-vedi –
raffiorano da acque
rimbalzano sulle pietre
forgiano foreste
pane da spezzare all’ingresso
punto di pietà nell’antico costato
radici infinite
gesto necessario di vibrazioni
interstizi di voce
non avere paura delle parole
questa strada bianca
dentro il mondo
spargerà seme nel fruscio del vento ( m.a. )
.
immagine di Catrin Arno

Sai, quando quel vento
ti vibra inquieto la punta delle ciglia
forte e imperativo
come sorrisi di padri e madri
sulla pietra
andati chissàddove, ma non per davvero.
Quel vento che porta a mani schiuse
lontane grida carnascialesche
e le stende addosso come coperte
dopo i brividi insistenti
a regalare sorrisi distratti di pace
improvvisa
per poi soffiare, ancora, dimenticanze in volo. ( m.s. )
*
il vento ha bussato questa mattina
alla mia finestra appena aperta
ha sollevato sottana e pensieri
poi, più in là, ha sferzato le ali
dell’inesperta tortora
che ha rinunciato così al suo volo:
.
qui sulla vetta del mondo
ha voce di tuono, il vento,
e tra schiaffi d’acqua e vortici di foglie
che s’aprono nell’angolo più nascosto
lascia evadere il primo sole
e l’ultimo ricordo. (a.g.)

“Il mare dentro” fotografia di Barbara Marin
*
Sai quando il vento
ha contorto l’ulivo
e piegato pensieri
in una furia dolorosa e incerta.
.
E quando
docile e amante
ha riportato foglie come carezze.
.
Sai quando il vento ha amato
il pallore di sorriso spento
e gli è planato affianco
in silenzio
e s’è fermato. (a.z.)
*
fotografia di Mimmo Greco

la leggerezza della luce
discorsi con la tenda
un lembo di stoffa avvolto al dito
tempo della casa
(in)finito a spasso con le rose
.
parole tra-volte
matite spezzate i rami
di corpo
a rotolare. (e.m.)
*
immagine di Matteo Arfanotti

con il vento ho danzato
a piedi nudi nel raggio di luna
foglia tra i fogli da regalo
inatteso come chi da tempo
s’attende e s’attarda qui
tra queste braccia
che la luce trattengono
negli occhi e tra le dita.. (a.g)
*
immagine di Georgiana Chitac

(di che colore è il vento)
di che colore è il vento
quando indugia benevolo
sulle ciglia degli occhi persi
tra le dune del deserto
la terra ferma
è oramai una riga sbiadita
e il cristallino riflette il mare
di colore blu
per un attimo
si muore dentro
per rinascere
in un Nuovo Mondo
dove le ginestre
e gli oleandri
salutano da lontano
sembrano mani
che accarezzano
diventano
grembo materno
da dove si origina
una vita nuova…(c.l.c.)