lettere e colori : una foto

fotografia Elio Scarciglia

elio

…danzano i colori tra i voli e gli azzurri – la pace appartiene agli istanti…

.

I segni dell’acqua sono cerchi

che mai si chiudono

se porgi l’orecchio alla terra

le vene fanno gomitolo

di cieli, di notti, di stanze

.

e tutto sfiora il fragile r-amo

la parola d’inverno

che apre il bottone

.

al centro una stella

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Passaggi ideali : le acqueforti di Daniela Rosi

 

La visione dei segni è una fonte di bianco che si es-pande

Incisioni , strati d’anime

migrazioni dal colore-mare al cielo-suono tra neri e afoni silenzi

Presenza lieve il battito del tempo, un non spazio aleggia e diversifica

Arabeschi le scene dell’anima aperte e lievi al nuovo giorno.

dentro questo oscuro petto

lascio trine e fiocco di ovatta

indugio a legare bagliori di prato

e laghi celesti come ceste di sogni

.

infine corolle

di costellazioni.

(foglio) d’autunno

Francesco Lauretta

“Stare fuori: frammento di un discorso amoroso”, 2012 Olio su tela

quando al cadere delle poche foglie la parola siede compagna è allora che si allevia il cielo -il cielo intero-

e colma l’anfratto e la doglia fino al prossimo giorno

c’è un filo di racconto…

“LIBERA”

AnnaRè

Ci attendevano le ampie pareti azzurre e le volte del soffitto che ancora respiravano le nostre chiacchiere. Era quello un luogo dove la mente sognava bocche di fuoco,bocche metà luce e metà ombra. Come le finestre tenevano segrete le nostre faccende.

I giorni passavano e giunse un giorno così pieno di vento a soffiare i capelli da far rotolare le foglie, le poche foglie nostre. L’estate correva tra le tende sfiorite e col tempo per cappello riponevamo la luce calda dell’estate per raggiungere l’autunno…

Dorme l’ultima uva di stagione

foto Emanuela Migliaccio

giorni pregni di mosto

e una corsa tra fili d’argento

senza f(i)ato fumo lento di un the

a fare occhi belli

.

notte di cieli allungati

a riempire il filtro di un sogno

a sbriciolare le labbra succose

l’acerba rugiada.

il suono (del mare) : commento alla foto

the sound of the sea ….
Emanuela Migliaccio

scrivere mi avvicinava pian piano alla madre, alla prima madre nel vento visibile

.

le ombre tutte giocate tra gli occhi

il periplo della luce

a perpendicolo

che in-verte il suono

da quando non ti vedo

mi precipitano le vie esatte

chè il bianco mormora tra sé

Come non dire il motivo della vita

Segnalibro

immagine Fiona Watson

 

Pioveva quel giorno
ed io ad ascoltare

le parole  come lo scorrere     lento

di un dito    sui vetri
dialoghi   in movimento

riempivano le orecchie di suoni
erravo e    mi ritrovavo

ascolto   in  migratorie visioni

di luce   mi vestivano
per  ritornare al consueto

abito
in puro silenzio.

 

tra le righe di Mirella Ciprea Crapanzano

immagini Fiona Watson

Destinazione
 
è in questo spazio qui, al centro dello sterno
che apro una voragine, stabilisco un segno
alla destinazione
mi consacro dimora (im) perfetta
del mio non-luogo. tutto ciò che sono
fa corrente e sbatte
.
 
 
Quintessenza
 
a mezzanotte si fa l’orlo alla bellezza
lei diceva a se stessa riflessa
dentro la parola sotterranea
una circolarità irrisolta l’inizio
il buio digerito dalle perle
la quintessenza
(accartocciata tra la notte e le dita
l’insonnia del tempo vacilla
proprio lì
dove tutto sembra avere tregua)