aëla labbé
In volo
raccoglievi sibili
le ante socchiuse
tremavano
oltre gli occhi destati
Annuivano
le fessure d’orizzonte
sui declivi,
giungeva brezza
di partenze e disturbo
calibrati alle mezze tinte
Diverse le ore
che non tornano
(me ormai)
sul filo di lana del mattino
Tenero filo di lana del mattino. tenero e luminoso. le ore si ritroveranno e il filo le saprà tenere.
grazie per questa pagina di bellezza
ciao
.marta
bella la voce Federica quando riconosce il filo da cui origina
l’essenza del vento che colora gli occhi e rende parole
ri-abbraccio
grazie Elina, per la tua gentile ospitalità. Un abbraccio