Dietro al rosone
Tu fai dell’arsura
Un canto di passi
(e.m.)
.
Dura di pietra
purezza della rosa
che vuole aprire l’aria
e coi suoi raggi il celeste di nubi tormentose deflora
celestiale rosa cresciuta in terra ubertosa
per rendere dell’umana perfezione la rosa vergine gioiosa
dove carnalità e passione amorosa disegnano altra rosa
in un discorso breve e caduco
la chiave di un simbolo sotto l’albero del sambuco
che mente e cuore illumina
nel macro del cosmo
infinito il dio e il luogo
di una luce senza traccia
che ieri come adesso ci tocca e
sfiora d’ogni petalo la rosa
con spine e aroma dell’amore
che non resta se non il pungolo
dentro cui la vita ruota
da un antico giardino
dove tutto è passato e peccato
nella bocca l’amaro di un eden abbandonato
rosa mistica del tempo che passa
rosa fragrans di memoria tessuta
rubra rosa della sorellanza tra ciò che si è
e ciò che si è ancora
rosas das rosas vita imperitura e imperiosa
rosa della novella buona
che nasce e attimo per attimo
ci rinasce ancora
f.f.
.
Fa capolino il tempo
e spartisce, la pietra.
Guida lo sguardo e sonda.
Anna Maria Curci
.
è già nella pietra la perfezione del gesto,
un filo di luce
a ricamare nel buio
Mariangela Ruggiu
Il rosone cosmico delle Cattedrali
di Puglia
ruota
zodiaco dei giorni marini
clessidra per i giorni di vendemmia
esso
(pietra vivente e radiante)
sul margine del porto
o nella sospensione della pianura
risplende
uscendo la storia di Puglia*
dal buio delle velate cripte
alla luce vastissima del mattino.
*(Nota: ricalco l’uso transitivo che dei verbi “uscire, entrare, salire e scendere” si fa nei dialetti pugliesi).
grazie a te Rosaria per essere qui e a voi mie sorelle di parola e visione
Versi bellissimi!
è già nella pietra la perfezione del gesto,
un filo di luce
a ricamare nel buio
Fa capolino il tempo
e spartisce, la pietra.
Guida lo sguardo e sonda.
Dura di pietra
purezza della rosa
che vuole aprire l’aria
e coi suoi raggi il celeste di nubi tormentose deflora
celestiale rosa cresciuta in terra ubertosa
per rendere dell’umana perfezione la rosa vergine gioiosa
dove carnalità e passione amorosa disegnano altra rosa
in un discorso breve e caduco
la chiave di un simbolo sotto l’albero del sambuco
che mente e cuore illumina
nel macro del cosmo
infinito il dio e il luogo
di una luce senza traccia
che ieri come adesso ci tocca e
sfiora d’ogni petalo la rosa
con spine e aroma dell’amore
che non resta se non il pungolo
dentro cui la vita ruota
da un antico giardino
dove tutto è passato e peccato
nella bocca l’amaro di un eden abbandonato
rosa mistica del tempo che passa
rosa fragrans di memoria tessuta
rubra rosa della sorellanza tra ciò che si è
e ciò che si è ancora
rosas das rosas vita imperitura e imperiosa
rosa della novella buona
che nasce e attimo per attimo
ci rinasce ancora
f.f.