La mia pelle è colma di farfalle di Karin Maria Boye

opera di Benjamin Lacombe

Benjamin Lacombe

La mia pelle è colma di farfalle, di ali in sussulto –
svolano sui prati e si godono il miele
svolano a casa e muoiono in piccoli spasimi tristi,
neppure la polvere di un fiore è levata da zampe leggere.
Il sole esiste per loro, quello rovente, immenso, più antico dei tempi…
Ma sotto pelle e sangue e dentro le midolla
imprigionate si muovono, pesanti pesanti, aquile di mare,
dalle ali ampie, senza lasciar mai la preda.
Come sarebbe un giorno il vostro tumulto nelle tempeste marine di primavera?
Come sarebbe il vostro grido, quando il sole infocasse gli occhi gialli?
E negli artigli si torcono bianche, come germogli nati nel buio,
le mie intime fibre.
(Trad. di Daniela Marcheschi)

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Analisi del 2014

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.

Ecco un estratto:

La sala concerti del teatro dell’opera di Sydney contiene 2.700 spettatori. Questo blog è stato visitato circa 15.000 volte in 2014. Se fosse un concerto al teatro dell’opera di Sydney, servirebbero circa 6 spettacoli con tutto esaurito per permettere a così tante persone di vederlo.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Segretamente di notte di Else Lasker-Schüler

VASSILIJ KANDINSKIJ Night 1907

KANDINSKIJ Night 1907

Ho scelto te
Tra tutte le stelle

Sono sveglia – fiore in ascolto
Nel fogliame ronzante

Le nostre labbra stilleranno miele,
Le nostre notti scintillanti sono sbocciate.

Al beato splendore del tuo corpo
Il mio cuore accende i suoi cieli

Dal tuo oro pende ogni mio sogno,
Ho scelto te tra tutte le stelle.

Elina

ricevo questo dono e lo tengo stretto e lo porto “in condivisione”

Nicoletta Nuzzo

Dominique Fortin

adesso sto qui,
i miei nervi hanno riposto gli uncini
e la pelle graffiata si è allentata,
di poco,
perché qui l’angolo è stretto,
basta appena al contorno delle ginocchia
chiuse a gomitolo,
tu spezzi per me il pane della gioia
e lo lasci trasudare
perché il suo soffio mi porti un’altra fame benedetta.

Nicoletta Nuzzo

poesia inedita

immagine di Dominique Fortin

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‘NA/TALE…ma chi é, da dove viene e cosa vuole?

aspettiamo di accogliervi nel viaggio, sul sentiero che ciascuno sta percorrendo

CARTESENSIBILI

martin palottini
martin palottini
Anche quest’anno è arrivato il tempo  che ricorda la nascita imprecisa e vera per tutti quanti credono che serva una anagrafe per confermare le nascite.  Invece qui, quest’anno, dedichiamo il percorso del Natale  al viaggio, al sentiero che si sta percorrendo,attimo dopo attimo, in una veglia continua alla ricerca di se stessi e dunque  alla migrazione da uno stato all’altro dove ciò che conta non è la nazionalità o la  collocazione geografica ma l’essere noi tutti una persona e un vivente in miriadi di forme, sempre, senza poter considerare soste, fino a quella che chiamiamo ultima soglia ma potrebbe essere ancora una nascita.
Il NATALE di quest’anno è ‘NA-TALE come a dire una tale, una qualsiasi persona, che viaggia da quando è apparsa in questa geografia terrestre e cosmica, con tutto quanto questo comporta e con la necessità di creare attimo per attimo una relazione con se stessa…

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