immagine Daniela Giarratana
la voce di foglia / mi ripete di non avere freddo
se cammino a marcia indietro
ritroverò i miei passi
nel pongo del tempo
.
la voce di figlia:
all’improvviso è un sole
lungo il cammino
.
tra la vita compresa
e la solitudine resa
metto una luce
e un volto di rondine
.
terra di nuvole
giochi d’acqua
una costellazione ti culla dall’alto
nel doloroso percorso di scoperta e accettazione di sé si possono trovare ali e nidi proprio nei luoghi dove troppi autunni avevano affastellato speranze accartocciate.
E con quelle ali volare, presso quei nidi trovare sicurezza e ristoro.
Grazie Elina, per la grazia con cui lo hai detto
sono quattro passi in elevazione, questi versi, da un senso di freddo, di distanza, di solitudine alla luce che scaturisce nei versi successivi.
il cielo azzurro, il sole, le nuvole candide, il gioco non vengono direttamente da un tempo felice, hanno prima attraversato il freddo della vita.
grazie Elina.
“tra la vita compresa
e la solitudine resa
metto una luce
e un volto di rondine”
tra la mia vita (in)compresa
e la solitudine (a cui non mi sono ar)resa
metto una luce
e un vol(to) di rondine…
La “sento” così, per me!
Grazie! 🙂