Leggo e sfoglio, osservo i colori delle illustrazioni di Arianna Papini, è una piccola magia che si apre tra le dita.
Non voglio correre nella lettura ma voglio camminare, adagio, ogni singola poesia di Sabrina Giarratana e guardarla specchiarsi in ogni immagine.
Mi colpisce come ogni testo sia “dedicato” a parlare di un elemento della natura dandogli un corpo, delle fattezze corporee, come se l’aria e il vento fossero corpi e come corpi viaggiassero “in noi”.
La natura non è solo un bel quadro da guardare, è presenza ai nostri sensi, è compagna di giochi, è “manifestazione” di noi, è la nostra grande “amica” ed è “casa” per tutti.
Attraverso il libro dunque non si crea soltanto una conoscenza, una motivazione nei piccoli al dialogo ma un’empatia, un abbraccio con ciò che vive loro accanto come meravigliosa favola presente.
Occorre disporsi al silenzio, gustare le filastrocche che hanno un respiro sempre circolare, accattivante e luminoso.
La lettura e la visione creano una disposizione naturale all’ascolto e alla comprensione delle diversità che ci sono in natura e che fanno il mondo composto di paesi e culture diverse ma tutte volto di una stessa Terra.
Terra da rispettare nel suo valore che ci è stato dato ma che occorre perseverare e proteggere, perfino salvare da soprusi e logiche di dominio e consumo.
Tutti noi, grandi e piccoli, siamo chiamati ad essere difensori e vigili guardiani poiché “nella terra ciascuno ha il suo posto” e affinchè chi si affaccia al mondo possa, raccogliendo la bellezza del corpo-natura-memoria, amare con cuore attento e profondo.
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