cuore azzurro

immagine di Isabella Faro

isabella faro

 

caro cuore che sei azzurro
perchè sai leggere il cielo
io ti chiedo di portarmi le storie dei gabbiani
di insegnarmi a raccogliere il vento
il mio destino che da qui
porta alle stelle
fino ai pesci, fino alla notte
dentro l’aria tutta in cui volare

Pubblicità

ascolta

immagine di Svetlana Rumak

svetlana rumak

 

ascolta
l’impronta del seme
segui il contorno delle parole
senti col dito dove s’incurvano
sillaba un percorso
di pane scucilo alle stelle

 

hör
dem Abdruck des Samens zu
folg dem Umriss der Worte
fühl mit dem Finger dort wo sie sich verkrümmen
Silbe ein den Sternen
abgetrennter Weg aus Brot

Elina Miticocchio

(traduzione in tedesco di Anna Maria Curci)

Sei lanterna al mio passo

Immagine di Glenda Sburelin

glenda sburelin

Nel sonno che avanza come un vagone su consunte rotaie
tra le ciglia che si chiudono come portoni
ti ho vista seduta accanto al mio letto
ferma nel gesto quasi in preghiera
volevo trattenerti come se fossi
una riga di scrittura
l’impronta che lasciavi sul foglio
quando mi insegnavi a leggere
nelle balze di una storia di cartone

animata
mi sono girata sul fianco
volevo aprire l’uscio della visione
ti ho persa nella sillaba di un saluto

un testo di Mariangela Ruggiu

opera di Tony Hernandez

Tony Hernandez

 

apro la mano a raccogliere
il no che cade dalla tua bocca

da qui lo guardo, e lascio uno spazio di terra scura
e un fiato caldo a farlo germinare

ci sarà sempre un cielo abbagliante
a confondere questo perdersi per ritrovarsi
o mai più ritrovarsi

ma tra le dita conservo
l’impronta delle parole, quando abbiamo scritto
del sempre pensandolo adesso

e ancora

opera di Anna Redaelli

anna redaelli

 

ascolta
l’impronta del seme
segui il contorno delle parole
senti col dito dove s’incurvano
sillaba un percorso
di pane scucilo alle stelle

Semi di parole

grazie per questa voce

Nicoletta Nuzzo

img_4720

Quando il corpo della realtà si sgrana e allenta il suo abbraccio, che tante volte nell’infanzia era stato tutt’uno con il corpo della madre, affiora il vuoto e insieme ad esso per fortuna una nuova ricerca di contatto, di fusione. Si acuisce così un sesto senso che lavora per immagini e che per attimi ci porta alla visione, ad altri “momenti d’essere” in cui ogni cosa è inizio e continuazione di un’altra e questo accade anche con la scrittura che dà unità e durata a ciò che era stato interrotto.

Sono tanti i momenti d’essere che Elina Miticocchio narra con i suoi versi nella sua nuova raccolta Semi di parole (Associazione Culturale Exosphere PoesiArtEventi, nella Collana Exosphere Plaquettes, 2015), accanto a lei la voce narrante è quella di una bambina-figlia-madre che le porta protezione con “una innocente memoria” mentre lei stende davanti al vuoto ”un…

View original post 107 altre parole