
quando compro un libro lo trattengo prima di leggerlo, lo sfoglio, ne accarezzo con le dita la ruvidezza, sfioro le parole, capita anche che lo legga velocemente per la curiosità, ma la lettura vera inizia quando sono pronta ad ascoltare
i SEMI DI PAROLE di Elina Miticocchio sono arrivati da un po’, dopo averli letti
con la curiosità di scoprirne la meraviglia, ho ripreso spesso in mano questo librino perché mi piace sentirne la consistenza, apprezzarne gli spazi bianchi
è una bella pubblicazione, curata, pulita
è bella la copertina di cui amo l’immagine, i colori
così inizio davvero a leggere, all’inizio sono legata un po’ alle mie impressioni del libro “Per filo e per segno”, ma i primi testi mi prendono subito per mano come ad accompagnarmi nella lettura, sembrano semplici, discorsivi
“ti ho vista seduta accanto al mio letto”
e poi
” ti ho persa nella sillaba di un saluto”
sono le presenze che ci accompagnano, che vorremmo trattenere ma non si può, così ci lasciano
“una riga di scrittura”
sono semi di memoria che germinano sorrisi di luce, quella luce da aprire nei “serragli di buio”
sono parolepane per i giorni di fame, sono terra che lascia segni come respiri…