Mira Nedyalkova
contava un passo per aprire la tenda e accedere o cadere dal sogno
un capitombolo che non si era mai visto dalle scale di un letto a castello
e intanto stringeva al petto il bianco di giugno
“accarezzami dei tuoi colori vento che soffi azzurro mare
e se cadrò sia galoppando una stella di ritorno”