Mirjam Appelhof
per farmi rete e remo
ordino scampoli ordinari
quasi fossero sete damascate
a occhi aperti cucio l’amore
ma ho dita sgranate
a stringere aghi
.
senza rete è caduta una farfalla
è finita dentro i miei occhi
con un chicco di ebbrezza
ha immaginato suoni, voci
io guardavo fuori dal telo del giorno
ogni tanto ho dato una briciola
a qualche uccellino infreddolito
.
sotto un cielo di stelle vagabonde
fantasie disseminate dal centro della terra
poi discese in un dondolo
“c’era una volta”