Un pensiero su “ISTANTANEE- Stellezze di Paola Febbraro-note di lettura di Elina Miticocchio”
la parola poetica è un luogo in affitto transitorio, una proprietà aperta al transito di vita, è stanza di passaggi allestita con cura domestica per l’accoglienza dell’Altro, perché l’Altro vi permanga il tempo necessario al rispecchiamento, al riconoscimento /disvelamento di uno o di molti aspetti del sé che lo abitano. La parola poetica è abitazione di una abitazione, la lettura della parola poetica è dunque mise en abyme dentro cui sprofondare con leggerezza, con la leggera intensità di un godimento profondo e dissolvente, un godimento indicibile, un godimento tacito e taciuto, il godimento di quello che si congeda sapendo che il suo lascito gli sopravvive.
Ringrazio di cuore Elina per la scelta di questo testo delicato e illuminante, illuminante perché arricchisce in termini intellettuali ma illuminante in quanto radioso, radiante calore e grazia, ringrazio per la sua nota di lettura così sincera nell’accogliere/porgere la risonanza delle parole prossime al suo sentire, ringrazio per la presentazione di un’autrice che, confesso non senza disagio, scopro qui, adesso, ma non mancherò di approfondire
la parola poetica è un luogo in affitto transitorio, una proprietà aperta al transito di vita, è stanza di passaggi allestita con cura domestica per l’accoglienza dell’Altro, perché l’Altro vi permanga il tempo necessario al rispecchiamento, al riconoscimento /disvelamento di uno o di molti aspetti del sé che lo abitano. La parola poetica è abitazione di una abitazione, la lettura della parola poetica è dunque mise en abyme dentro cui sprofondare con leggerezza, con la leggera intensità di un godimento profondo e dissolvente, un godimento indicibile, un godimento tacito e taciuto, il godimento di quello che si congeda sapendo che il suo lascito gli sopravvive.
Ringrazio di cuore Elina per la scelta di questo testo delicato e illuminante, illuminante perché arricchisce in termini intellettuali ma illuminante in quanto radioso, radiante calore e grazia, ringrazio per la sua nota di lettura così sincera nell’accogliere/porgere la risonanza delle parole prossime al suo sentire, ringrazio per la presentazione di un’autrice che, confesso non senza disagio, scopro qui, adesso, ma non mancherò di approfondire