Jamie Heiden
la memoria già scolora
il gomitolo di lana tra le mani
lo stringevi al petto quasi una reliquia
lasciami avvolgere un giorno ancora
in tua compagnia fammi restare
ed io a dirti non possiamo restare sotto il tavolo
e tu allora vai a prendere gli spartiti, fai presto
eccoli gli spartiti, in ordine
ora andiamo, si fa sera
le ho dato il braccio
appena la porta si è chiusa si è stretta nella giacca
ora sei di casa figlia mia
non ho avuto il coraggio di dirle che non sono
la visione che torna e vive la mente
ci siamo avviate in fretta lungo il cortile
ciascuna senza fogli di via
17 settembre 2010
Mi colpisce molto, il “TUTTO RIPRENDE”del titolo.
Bisognerebbe indagare cosa è questo “tutto” che “riprende” e cosa racchiuda quella “scossa”, che smuove e mette in movimento quella processione delicata e nitida che accompagna ricordi e parole.
Un soffietto di immagini che come scatti si apre sotto gli occhi di chi legge e va oltre lo scritto, nell’intimo sentire di ciascuno.
Quel “si fa sera”, che sembra indicare una scadenza imminente e immutabile stringe il cuore, come il braccio, e quel sovrapporsi di visioni vere-non più-vere é una “scossa”: quella che nella ciclicità dell’esistere, si ferma infine per farci riflettere e ricominciare…
un grande abbraccio
Gli spartiti…
Guida o cambio di rotta? L’importante è tentare la sorte… Ad ognuno il suo modo…
A presto cara Elina!
non apparteniamo ad uno solo, nè a due
a quanti non so
difficile a volte conciliarli poichè possono anche stridere e ferire/rci
un abbraccio grande
carissima Anna sono rimasta colpita dalla prima lettura della tua raccolta
conto sul tuo “lancio”
con affetto
Elina
Voci e dietro ci sono mondi che si aprono su mondi. Complessa.
la trovo molto toccante e commovente…
ciao, Anna