fotografia Romina Dughero
Sono muti e insieme raggianti gli spicchi di grano
a sfaldare un cielo ri-arso
poco vento muove le nuvole d’acqua
questo campo ha cambiato nome
ditemi come si chiama
ora
invocherò il suo silenzio
.
era l’infanzia la goccia di miele dall’impastato contorno
se solo sporgessi una mano
potrei galleggiare
nuda
bianca di parto
le foto di Romina sono fonte di ispirazione. Brava Elina ci regali versi che scavano nell’anima, densi di sentimento, complimenti!
grazie
penso che dalle mie parole emerga sempre la ricerca di una radice
la terra può cambiare nome (vedi abitare un luogo “adottivo”) e capita di cercare quel “primo bianco” e di farlo fiorire e rifiorire dentro, nel profondo di sè “ritrovato”
grazie Angela
“ditemi come si chiama \ ora” il campo che ha cambiato nome…leggo una ricerca d’identità in questa domanda a chi è ‘al di fuori’ forse anche da un se stesso che non si riconosce più o che si vuole cambiare, cercando non dico l’approvazione, quanto piuttosto il consiglio altrui…tanto da essere infine ‘nuda’ e bianca in un participio passasto ed una rinascita…
davvero belli questi versi Elina..e anche la foto devo dire che attrae…
bellissima!
Particolarmente intensi questi tuoi versi che parlano di cambiamento …di spicchi di grano che cercano acqua a rinnovarsi ..il legame con il passato e’ sempre presente , una forza ombelicale che ci lega alla nostra nascita …come sempre un onore essere tra queste pagine Elina
meravigliosa Elina, meravigliosa Romina
le immagini di Romina a “nutrire” pensieri ed io li raccolgo così come fili e nodi
un grazie a lei, sempre